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Sport all'aria aperta? In pochi proteggono la pelle dal sole.

 

Uno studio inedito condotto da La Roche-Posay dimostra che durante l’attività sportiva sotto il sole il 79% non applica la crema perché ritiene che la pelle non sia a rischio scottature

  • Chi pratica più di uno sport è anche più attento alla salute della propria pelle
  • I più virtuosi nel portare il cappello, nell’utilizzare gli occhiali e nell’applicare la crema solare sono i ciclisti
  • Chi pratica sport di squadra si scotta di più

 

Quest’anno, per la prima volta, il progetto MY SKINCHECK FOR RUNNERS ha sposato i valori dello sport


All’interno dei Marathon Village, nelle aree MY SKINCHECK FOR RUNNERS, è stato possibile ricevere informazioni sulla corretta esposizione al sole ed effettuare screening gratuiti dei nei. L’educazione svolta negli anni si è arricchita di un nuovo messaggio: l’importanza della corretta esposizione al sole non solo in spiaggia o durante i mesi estivi, ma anche in città, ad esempio quando si fa sport all’aria aperta. Proprio durante tali visite sono stati raccolti dati relativi al comportamento sotto il sole durante l’attività sportiva di adulti e bambini.


Durante l’attività sportiva si dimenticano importanti strumenti utili per la protezione sotto il sole: l’84% infatti non utilizza il cappello e il 73% non porta gli occhiali. 

Nonostante molti abbiano imparato quanto sia importante applicare la crema solare durante l’esposizione in spiaggia, il suo utilizzo durante lo sport, anche se all’aria aperta e sotto il sole, è ancora poco diffuso. L’89% degli intervistati infatti ricorda di utilizzare la crema durante le vacanze estive ma ben il 79% non la applica durante lo sport, mettendo a rischio la salute della propria pelle. 

La conseguenza, infatti, è che il 54% degli intervistati si scotta. Le scottature, soprattutto se frequenti, sono pericolose perché possono danneggiare la pelle in profondità e costituire un indicatore di un aumentato rischio di melanoma.

Alla domanda sul perché non utilizzano la crema, il 17% dichiara di non avere tempo per applicarla, mentre un altro 17% ritiene che il muoversi sotto il sole sia sufficiente per non rischiare scottature.

La percentuale maggiore -  ben il 42% degli intervistati  - dichiara di non aver mai pensato che durante lo sport, anche se sotto il sole, la pelle possa essere a rischio di scottature e irritazioni. E’ importante invece ricordare che la pelle va sempre protetta scegliendo una crema adatta al proprio fototipo e applicandola prima dell’esposizione con cura su tutto il corpo, senza dimenticare zone spesso trascurate come nuca o dorso del piede, ed è indispensabile rinnovare l’applicazione nel corso della giornata.

L’importanza di un fattore di protezione alto è stata però compresa dalla maggior parte degli intervistati: il 77% sceglie infatti una crema con SPF uguale o superiore a 30.

Il ruolo della visita dermatologica per una corretta prevenzione viene ancora troppo spesso sottovalutato: per oltre un terzo (37%) degli intervistati si è trattato del primo appuntamento dallo specialista. Lo screening dei nei è importante, invece, per individuare i nei da controllare e monitorare nel tempo, intervenendo rapidamente in caso di cambiamenti o anomalie. Nel corso delle visite condotte a Milano e Roma sono state individuate 27 neoplasie accertate e 38 lesioni sospette.


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Le differenze di comportamento tra gli sportivi
Chi pratica molti sport ed è quindi particolarmente attento al benessere del proprio corpo, si è rivelato anche più scrupoloso per quanto riguarda la salute della pelle. Infatti il 71% di chi pratica un solo sport non applica la crema solare contro il 59% di chi ne pratica più di uno. Inoltre si è trattato della prima visita dermatologica per il 40% di chi non pratica sport, per il 37% di chi pratica un solo sport e per il 32% di chi pratica più sport.
I comportamenti sotto il sole sono differenti tra le diverse categorie di sportivi:


Chi pratica ciclismo:
protezione raggi uvil cappello non viene utilizzato dal 61% di coloro che praticano il ciclismo come sport principale – anche se questo dato potrebbe essere influenzato dal fatto che molti utilizzano il casco come protezione – e il 47% non porta gli occhiali, mentre il 66% non applica la crema solare. Oltre la metà – il 53% - degli intervistati si scotta. Chi applica la crema nel 54% dei casi sceglie un SPF uguale o superiore a 50; l’83% la applica però una sola volta al giorno e in caso di percorsi di lunga durata potrebbe non essere sufficiente per proteggere la pelle delle scottature. Per il 38% si è trattato della prima visita dermatologica.


Chi cammina o corre: tra coloro che come principale attività sportiva corrono o camminano, il 74% non porta il cappello e il 57% non indossa gli occhiali. Il 71% non utilizza la crema solare: tra coloro che la applicano, il 53% sceglie un fattore di protezione 50+, ma la maggior parte (83%) la applica una sola volta al giorno. Le scottature sono quindi frequenti nel 51% dei casi. Si è trattato del primo appuntamento per lo screening dei nei per il 37% degli sportivi.


Chi pratica sport di squadra:
protezione solare sportcoloro che hanno individuato il calcio, la pallavolo, il beach volley come sport praticato con più frequenza dimenticano di proteggere la pelle mentre si divertono sul campo. L’88% non indossa il cappello – la percentuale più alta per questo comportamento - e il 66% non porta gli occhiali,  mentre la crema solare non viene utilizzata dal 72% degli intervistati. L’applicazione della crema viene fatta una volta al giorno dalla metà degli sportivi e solo nel 33% dei casi si sceglie un SPF pari a 50. Questi comportamenti portano il 64% delle persone a scottarsi. Inoltre ben il 42% degli intervistati non si era mai recato prima dal dermatologo, la percentuale più alta tra le diverse categorie.


Chi pratica tennis o golf:
protezione solare golftra coloro che praticano principalmente tennis o golf, il 71% non indossa il cappello e il 59% non utilizza gli occhiali. La crema non viene applicata dal 71% degli intervistati, anche se, tra coloro che la utilizzano, il 60% sceglie un fattore di protezione alto (50+). Questi sportivi dovrebbero utilizzare con più frequenza gli accorgimenti necessari per proteggere la pelle, in modo da evitare di scottarsi come accade al 53% di loro. Anche tra i membri di questa categoria viene dimenticata l’importanza della visita dermatologica, dato che per il 41% di loro si è trattato del primo appuntamento con lo specialista.


Chi pratica attività da palestra: chi fa principalmente atletica, va in palestra o pratica attività come lo yoga, deve ricordare di proteggersi quando sceglie di praticare queste attività all’aperto. Infatti il cappello non viene utilizzato dall’86% degli intervistati e il 79% non porta gli occhiali, la percentuale più alta tra le varie categorie di sportivi. La crema non viene applicata dal 76% degli sportivi, registrando anche in questo caso la percentuale più alta di mancato utilizzo, e di conseguenza le scottature sono frequenti nel 50% degli intervistati.  Per il 36% dei partecipanti all’indagine si è trattato della prima visita dermatologica.

 

 I bambini

scaottature solari bambiniIl 29% dei bambini che si sono sottoposti alla visita dermatologica pratica uno sport. Durante l’attività sportiva all’aria aperta i genitori spesso non proteggono in modo adeguato i loro bambini: nessuno degli intervistati, infatti, utilizza il cappello o gli occhiali.

La crema solare viene applicata quasi sempre durante l’esposizione al sole in vacanza (98% dei casi), con fattori di protezione molto alti (l’82% sceglie un SPF uguale o superiore a 50) ma quasi mai durante lo sport all’aria aperta: ben l’88% degli intervistati infatti non la utilizza, con possibili conseguenze per la salute della pelle.

Anche per i bambini viene sottovalutata l’importanza di una visita dermatologica: per il 68% degli intervistati si è trattato infatti del primo screening dei nei.



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